Il progetto prevede la possibilità di incontrare i bambini e i giovani in età adolescenziale  e pre-adolescienziale direttamente presso le scuole per una serie di incontri su tematiche che individueremo in due moduli:

Azione 1         Il conflitto e la Mediazione

Azione 2        Incontri sul tema della violenza

Azione 3        Il Bullismo e i suoi punti deboli come reagire e come difendersi

CONTESTO DI RIFERIMENTO

Dopo un’attenta analisi del tessuto sociale milanese e con particolare attenzione verso le donne e gli adolescenti, abbiamo individuato delle aree di intervento mirate a scongiurare atti persecutori, quali violenze in genere e atti di bullismo, perpetuati in ambianti scolastici e non.

In virtù di ciò abbiamo stilato un piano d’azione che sarà così composto.

Azione 1: La Mediazione

Gli incontri iniziali saranno focalizzati su cos’è la mediazione, il conflitto, i sentimenti ed i valori.

Analizzeremo assieme i diversi linguaggi che si usano nella mediazione di tipo umanistica: il linguaggio dello sciacallo ed il linguaggio della giraffa.

Brevi letture sulla tragedia greca come momento catartico che porta al riconoscimento dell’altro.

Infine verranno proposti “giochi di ruolo” in cui si analizzeranno conflitti reali.

Azione 2: Incontri sulla violenza

Gli incontri verteranno sulla profilazione dei soggetti violenti, sulla conoscenza dei lori rituali e sulle modalità in cui perpetuano le loro azioni. Da ciò discenderà un’analisi puntuale di cosa e come poter gestire gli atti violenti ricevuti, quali strumenti giuridici si hanno a disposizione e quali enti coinvolgere in prima istanza. Successivamente si darà ai soggetti più predisposti a subire atti violenti strumenti da adottare e quali tecniche psicologiche e materiali aver a disposizione per non essere individuati come prede dei violenti.

In seconda istanza si cercherà di coinvolgere i ragazzi in un lavoro di presa di coscienza su il perché la violenza non è uno strumento valido di comunicazione e a livello propedeutico si impartiranno delle prime tecniche di difesa personale.

Azione 3: Aiuto alla difesa personale

Grazie alla collaborazione con Karate Sport Corsico settore Krav Maga, si avranno a disposizione istruttori certificati e qualificati per l’introduzione alla difesa personale, che potrà essere approfondita in successivi stage o percorsi di apprendimento e grazie alle sponsorizzazioni o patrocini potranno essere eseguite o gratuitamente o a costi simbolici di partecipazione. 

OBIETTIVO

Portare i ragazzi verso la cultura della mediazione, vedere gli altri come persone con le loro debolezze, imparare ad ascoltare gli altri con i loro bisogni. Il riconoscimento che sta alla base dei conflitti.

Far prendere coscienza del fenomeno della violenza, con particolare attenzione alla profilazione del soggetto violento e del soggetto debole. Far comprendere gli scenari in cui la violenza si attua e nel contempo introdurre i concetti di gestione del rischio, dello stress psicologico e della reazione emotiva e fisica. Offrire strumenti giuridici e relativa assistenza in merito agli atti violenti, sostegno psicologico per la gestione dei risvolti di atti violenti. Offrire una prima dotazione di difesa personale.