Il progetto “la mia verità” si propone di raccontare storie di vita criminale da un nuovo punto di vista: quello del reo.

In una prima fase viene descritto il reo, viene raccontata la sua storia processuale e detentiva con il supporto di documenti, indagini e interviste.

Intendiamo fornire un documento televisivo che illustri le diverse sfaccettature di ogni singolo caso  il più completo possibile.

La parte realmente innovativa sta nel raccontare, dove possibile, anche  il punto di vista delle vittime primarie e secondarie, le conseguenze del reato su di esse e come il detenuto o ex detenuto sta affrontando la sua nuova vita ed eventualmente il suo reinserimento sociale.

Il format pensato per il programma, ancora da definire con la produzione i dettagli, si  sviluppa come riportato di seguito:

il caso scelto viene brevemente raccontato, poi analizzato dal punto di vista giuridico e criminologico, accentuando la criminogesi che ha portato alla commissione del reato, da esperti del settore, magari nell’ufficio mobile dell’associazione Aihelpiu, ossia un camper che funziona da ufficio e unità mobile a sostegno delle vittime di reato. Terminata la presentazione, specialista e presentatore si recano presso l’Istituto penitenziario dove è ristretto il reo o presso la dimora del soggetto se sconta una pena alternativa, oppure se libero possiamo intervistarlo nel camper. Intervista dettagliata

Analisi

Eventuali vittimizzazione (dove possibile)

Illustrazione intervento del terzo settore per il reinserimento nella società.